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Avete un assistente vocale Amazon Echo o Google Home? Usate mai Siri per porre una domanda o inviare testo mentre siete alla guida? Molti di noi professionisti del marketing usiamo già un assistente digitale nella nostra vita privata. È arrivatoil momento di usarli anche professionalmente.
La ricerca vocale è il primo punto di ingresso critico in una nuova avvincente gara per acquisire una fetta di mercato per i brand futuri tramite gli assistenti digitali. Se aspettiamo a entrare in gara, perderemo. "Chi riuscirà a vincere di un soffio questa gara della [voice search], trionferà", ha dichiarato Aoife McIlraith, Lionbridge Senior Director of Global Search and Marketing Services. "Se i brand adottano un approccio di attesa per capire che cosa succede, si piazzeranno in seconda posizione. E il secondo posto non prevede alcun premio."
Aoife e io abbiamo di recente avuto una conversazione tra addetti ai lavori riguardo all'impatto della ricerca vocale e dei digital assistant sulle strategie SEO e di gestione dei contenuti internazionali. Secondo Aoife, "ci troviamo all'inizio di un fenomeno imponente e non abbiamo [yet] i tradizionali KPI e metriche per adottare decisioni informate. Siamo al punto in cui dobbiamo svolgere test A/B e apprendere".
Benché le previsioni riguardo all'adozione della ricerca vocale rivelino una crescita (ad esempio, del 50% entro la fine del 2020 secondo ComScore), molti professionisti del marketing digitale sono solo cautamente ottimisti verso l'imminente risonanza di questo fenomeno. Di conseguenza, stanno adottando un atteggiamento conservativo, in attesa di capire che cosa succederà.
Il problema: in qualità di professionisti del marketing, stiamo dedicando tempo e budget a individuare le finalità della ricerca locale per creare contenuti multilingue ottimizzati in grado di favorire la conversazione con i nostri destinatari. In un panorama digitale sempre più affollato, è essenziale ottimizzare questo impegno in modo da garantire che il pubblico di riferimento trovi i nostri contenuti. L'ottimizzazione dei siti web e le strategie SEO basate sul testo non sono più sufficienti a catturare il cuore e la mente dei nostri clienti, nel settore B2C come in quello B2B.
Secondo Aoife, chi si muoverà per primo potrà sfruttare enormi potenzialità. Fortunatamente, i brand che vogliono finire in testa al gruppo nella gara della ricerca vocale devono fare solo un piccolo sforzo per trionfare.
Per quanto riguarda la ricerca vocale, un solo risultato è importante, ha affermato Aoife: la nuova "posizione zero". Da dove iniziare per raggiungere questa posizione?
Prima di tutto, riflettendo sui tipi di domande che i vostri clienti potrebbero porre. Nel farlo, tenete presente che ogni query non produce necessariamente un risultato nella ricerca vocale e che le ricerche a coda lunga hanno una maggiore probabilità di produrre risultati.
Attualmente, la ricerca vocale funziona meglio per domande che producono risultati per determinati argomenti. Ecco le sei domande che dovete porre ad Alexa o Google per iniziare:
Nel porre queste domande, scoprirete probabilmente di dover sviluppare nuovi contenuti multilingue per rispondere alle possibili query di ricerca vocale.
La ricerca indica che gli esseri umani pronunciano circa 150 parole al minuto, mentre digitano solo 40 parole al minuto. Le query di ricerca vocale tendono quindi a essere più lunghe e più colloquiali rispetto alle query basate su testo. Ad esempio, un cliente può digitare "sistemi di sicurezza per la casa" in un motore di ricerca basato su testo, mentre potrebbe pronunciare ad alta voce "Qual è il modo migliore di proteggere la mia casa dalle intrusioni?" a un assistente vocale. Secondo Aoife, queste query di ricerca più lunghe sono un'ottima novità per le aziende, che possono impegnarsi in queste ricerche di parole chiave a coda lunga per avere una maggiore probabilità di posizionarsi meglio nelle ricerche vocali ed essere il primo brand che viene in mente al proprio pubblico di riferimento.
Le implicazioni dei contenuti multilingue e multiculturali sono ancora più complesse per la ricerca vocale, in quanto le modalità con cui le persone pongono domande possono essere condizionate da diverse variabili, tra cui area geografica, lingua, etnia e altro ancora. "Il modo in cui le persone strutturano le frasi è molto diverso", ha spiegato Aoife. "Limitarsi a sperare semplicemente che la traduzione funzioni non è la strategia più efficace. È necessario svolgere una ricerca locale e identificare i fattori trainanti dei mercati e i tipi di domande poste dai clienti."
Una volta individuata la posizione del vostro brand nelle ricerche vocali, dovete assicurarvi di svolgere le quattro attività seguenti relativamente ai vostri contenuti internazionali:
Questa gara alla conquista del cuore e della mente di un tipo di pubblico che usa assistenti digitali e ricerca vocale non può essere vinta attraverso una sola attività, ma implica un impegno verso ricerca tecnica globale, ottimizzazione vocale dei contenuti internazionali e analisi dei dati.
Esperti come Aoife collaborano con professionisti internazionali del marketing in ognuna di queste aree per adattare le strategie per i brand in modo da renderle visibili agli assistenti digitali. I team dei servizi di marketing globale di Lionbridge si impegnano dall'inizio alla fine nel supportare professionisti del marketing di tutto il mondo nello sviluppo e nell'esecuzione delle proprie strategie, che questo significhi configurare funzionalità di ricerca tecnica per il francese (con le differenze tra Francia e Canada) o lanciare una strategia di backlink per i mercati locali.
In qualità di professionisti del marketing, dobbiamo adattare le nostre strategie aziendali in modo da renderle visibili agli assistenti digitali, assicurarci che i nostri contenuti siano facilmente individuabili tramite ricerche sia vocali sia basate su testo e interagire con il nostro pubblico di riferimento in modo davvero significativo, indipendentemente dal paese o dalla lingua madre.
Volete saperne di più? Registratevi per visualizzare il nostro webinar: Impatto della ricerca vocale sull'esperienza dei clienti, condotto da Aoife.
Cynthia è VP, Demand Generation presso Lionbridge. È inoltre marketing architect e professionista del marketing digitale nel settore B2B e vanta oltre 15 anni di esperienza nel progettare strategie, contenuti e programmi a supporto della crescita.