LINGUA:
LINGUA:
Hub di conoscenze Lionbridge
- Risultati positivi per i pazienti
- Il futuro della localizzazione
- Dall'innovazione all'immunità
Servizi per i contenuti
- Redazione di contenuti tecnici
- Formazione e eLearning
- Resoconti finanziari
- Marketing digitale
- SEO e ottimizzazione dei contenuti
Servizi di traduzione
- Localizzazione di video
- Localizzazione di software
- Traduzione di contenuti regolamentati
- Interpretariato
- Eventi live
- Marketing e SEO multilingue
- Localizzazione di siti web
Servizi di testing
- Test e controlli funzionali
- Test di compatibilità
- Test di interoperabilità
- Test delle prestazioni
- Test di accessibilità
- UX/CX Testing
Soluzioni
- Modelli di servizio per la traduzione
- Traduzione automatica
- Smart Onboarding™
- Aurora AI Studio™
I nostri hub di conoscenze
- Risultati positivi per i pazienti
- Il futuro della localizzazione
- Dall'innovazione all'immunità
- Centro risorse per il COVID-19
- La serie della crisi
- Interazione con i pazienti
- Approfondimenti Lionbridge
Life Science
- Settore farmaceutico
- Ricerca clinica
- Normative
- Post-approvazione
- Aziende
- Dispositivi medicali
- Convalida e contenuti clinici
- Normative
- Post-approvazione
- Aziende
Settore bancario e finanziario
Distribuzione
Lusso
E-commerce
Lionbridge Games
Settore automobilistico
Beni di consumo confezionati
Tecnologia
Produzione industriale
Servizi per il settore legale
Viaggi e turismo
SELEZIONARE LA LINGUA:
Il prossimo miliardo di clienti è in Africa. Si prevede che la popolazione della sola Nigeria supererà quella degli Stati Uniti nel corso dei prossimi 30 anni. Con l'aumentare della popolazione del continente, crescono anche le richieste di servizi online, creando una miriade di opportunità per le aziende che puntano a espandersi in nuovi mercati. Ci sono tuttavia anche alcune sfide da affrontare in materia di traduzione e localizzazione.
Nel webinar Embrace the Online Opportunity of African Language il dottor Arle Lommel, Senior Analyst di CSA Research, e Jill Goldsberry di Lionbridge hanno discusso delle opportunità, delle sfide e del futuro della localizzazione nei mercati africani. Riportiamo qui sotto un riepilogo della loro conversazione, con un'infografica che illustra le opportunità online offerte dalle lingue africane.
La ricerca è stata condotta da CSA Research e Susan Morgan, Global Director di Lionbridge.
L'interesse per l'Africa è in crescita. CSA Research riceve un numero sempre maggiore di richieste di informazioni e di dati. Ciò avviene perché le aziende che hanno massimizzato la crescita in altri mercati ora vedono opportunità straordinarie in questo continente, in particolare tra la fascia demografica giovane ed esperta di Internet.
Tuttavia, è importante tenere presente che non esiste un unico "mercato africano". Ognuno dei 54 Paesi ha esigenze e requisiti linguistici peculiari quando si tratta di localizzazione. Per determinare il valore economico dell'ingresso in un mercato specifico, CSA Research ha sviluppato uno strumento di misurazione chiamato "eGDP" o "online GDP" (PIL online).
Il valore eGDP misura il potere di acquisto degli individui che dispongono di accesso online. Prende in considerazione la disparità di reddito e consente di prevedere il valore delle lingue. Non si tratta di una misurazione del valore dell'e-commerce, che è molto più contenuto. Misura invece le attività online che portano agli acquisti. Un acquirente di auto, ad esempio, può visitare il sito web di un produttore, leggere le recensioni dei clienti e/o trovare una concessionaria online prima di effettuare un acquisto. Il processo richiede un'elevata quantità di dati e il modello acquisisce fino a circa 132.000 combinazioni linguistiche online in 207 Paesi.
L'ingresso in un mercato africano comporta diverse sfide, come la carenza di informazioni affidabili, la disparità di reddito, il divario tra ambiente urbano e rurale e la mancanza di supporto linguistico.
I professionisti del marketing digitale devono fare i conti con problemi quali:
Ecco alcune sfide che i team di localizzazione e i fornitori di servizi linguistici devono affrontare:
Tutti questi fattori possono rendere difficile la realizzazione di progetti di localizzazione, anche in presenza di professionisti linguistici specializzati e coscienziosi.
Ora che vi siete fatti un'idea dell'Africa e delle sfide da affrontare per rivolgervi ai vostri destinatari in questo Paese, vi starete chiedendo quale lingua usare. La risposta è complessa. Per approfondire la questione, diamo un'occhiata a quali lingue africane sono supportate dalle grandi aziende.
Dopo aver esaminato 2.800 siti di grandi brand, CSA Research ha scoperto come siano supportate appena 22 delle oltre 2.000 lingue parlate in Africa. Di questi brand, solo i social media, le società dei motori di ricerca e Mozilla usano lingue non europee. Le lingue arabe ed europee, invece, dominano il web. Nessun'altra lingua è supportata da più dell'1% dei brand.
Il seguente elenco mostra la frequenza con cui queste lingue appaiono nei siti dei brand in confronto alle lingue africane più diffuse:
Anche le lingue africane come bambara, pedi, swati, tsonga, twi e venda hanno visibilità online, ma non sono presenti in nessuno dei siti dei principali brand.
Se consideriamo il valore delle lingue in termini di eGDP (PIL legato all'accesso online), il 69% è accessibile attraverso le lingue europee. Includendo l'arabo, la quota totale disponibile aumenta all'incirca del 18%, ma l'11% dell'eGDP è legato a persone che parlano arabo e una lingua europea.
Analogamente, se aggiungiamo le lingue locali non europee, possiamo raggiungere l'intero eGDP africano. Tuttavia, circa il 25% del totale proviene da persone che parlano sia una lingua non araba e non europea che una lingua europea.
Sebbene le lingue europee possano ancora raggiungere quasi il 70% dell'eGDP africano, un approccio di questo tipo esclude il 30% del mercato. Il 37% delle persone, inoltre, accede ai contenuti in una lingua diversa dalla propria lingua madre. Affidandosi esclusivamente alle lingue europee e all'arabo si esclude la fetta di pubblico che non parla nessuna di queste lingue e si costringono gli altri a interagire in una lingua diversa dalla propria lingua madre.
Tenendo presenti queste informazioni, esaminiamo le lingue che, secondo CSA Research, hanno il maggior valore in termini di eGDP. Le lingue con l'eGDP più elevato, espresso in dollari statunitensi, includono:
Esaminiamo ora la copertura geografica di alcune di queste lingue in Africa.
Ricordatevi che la maggior parte delle persone non è madrelingua di lingue europee e che il livello linguistico può variare in modo significativo. L'arabo e le lingue locali presentano un'altra sfida: i dialetti locali possono essere incomprensibili per chi vive fuori da un determinato Paese. Ciò significa che è sempre necessario guardare oltre la portata geografica prima di scegliere una strategia di localizzazione.
Infine, vediamo la forza di alcune di queste lingue in termini di popolazione online totale. Anche in questo caso, le lingue europee e l'arabo sono assolutamente predominanti, sia per numero di persone che le parlano sia per copertura geografica.
Il seguente elenco mostra la ripartizione delle principali lingue per popolazione online totale in Africa:
Appare chiaro che inglese, arabo e francese sono le lingue che offrono maggior valore online. Tuttavia, il numero di parlanti non è sempre la metrica più importante. L'afrikaans, ad esempio, offre il 50% in più di valore eGDP (PIL legato all'accesso online) rispetto al portoghese, ma il portoghese ha il 40% in più di parlanti.
Considerata la complessità della localizzazione per i mercati africani, probabilmente vi state chiedendo quale sia il potenziale ritorno sugli investimenti (ROI).
Secondo l'International Finance Corporation (IFC) e Google Research, l'Africa ha speso più di 100 miliardi di dollari statunitensi nel 2020 e tale cifra dovrebbe aumentare di 6 volte entro il 2050. L'Africa è anche il continente più giovane, pertanto si prevede che la sua popolazione si rivolgerà sempre di più ai mercati online. Di conseguenza, il continente ha il potenziale per una crescita importante.
Per quanto riguarda il potere d'acquisto, i principali Paesi dell'Africa subsahariana includono:
Questi Paesi e le loro lingue sono un ottimo punto di partenza per sviluppare una strategia linguistica.
Oltre al potere d'acquisto, è fondamentale comprendere le infrastrutture e le preferenze di un Paese.
Gli smartphone sono i dispositivi preferiti in tutta l'Africa subsahariana. In Costa d'Avorio, Sudan e Senegal, il primo posto, o il secondo con pochissimo distacco, se lo aggiudicano i tablet. Ciò significa che è necessario sviluppare contenuti tenendo in considerazione le funzionalità per dispositivi mobili.
Poiché la larghezza di banda e l'accesso a Internet rappresentano ancora una sfida in molte regioni, è essenziale produrre contenuti che non usino una grande quantità di dati. La maggior parte degli smartphone limita la quantità di dati al giorno, motivo per cui gli utenti di Internet africani sono più selettivi sui tipi di contenuti a cui accedono.
Circa il 75% degli utenti di Internet è costituito da Millennial e questo si riflette nelle attività online. Le attività più comuni degli utenti includono:
Anche quando un video è estremamente popolare, le persone vi accedono solo se ritengono che "meriti" il consumo di dati. Ricordatevi questo aspetto se decidete di localizzare i video.
Gli acquisti online e le ricerche di prodotti sul web rappresentano, rispettivamente, solo il 23% e il 10% dell'utilizzo di Internet. Il ritorno sugli investimenti sarà maggiore sulle piattaforme di social media, dove è possibile pubblicare contenuti organici e sfruttare le funzioni pubblicitarie.
Abbiamo visto in che modo gli utenti in Africa usano i contenuti digitali, ma dove sono le potenzialità inespresse? Cosa cercano gli utenti e di cosa hanno bisogno?
Gli utenti dell'Africa subsahariana sono simili agli utenti di tutto il mondo. Vorrebbero più contenuti di social media, video e siti di e-commerce nelle loro lingue native. Allo stesso tempo desiderano:
Una caratteristica unica dell'Africa è l'età media di 19,2 anni. Si tratta della popolazione più giovane del pianeta, desiderosa di usare la tecnologia.
Anche se le opportunità non mancano, il budget per la localizzazione è limitato. Ecco alcune altre considerazioni per definire una strategia:
Considerando i vantaggi offerti dalla traduzione automatica (MT), probabilmente vi chiederete come integrarla nella vostra strategia di localizzazione. Al momento, solo poche lingue sono supportate in un flusso di lavoro di traduzione automatica con post-editing. I motivi principali sono i seguenti:
Fortunatamente, un'organizzazione locale senza scopo di lucro denominata Masakhane sta impegnandosi per colmare questo gap. Ricercatori che si occupano di elaborazione del linguaggio naturale supervisionano il programma e invitano chiunque sappia leggere e scrivere nelle lingue africane a partecipare all'addestramento dei motori di traduzione automatica.
Se state definendo la strategia linguistica per l'Africa subsahariana, la traduzione automatica può essere un ottimo strumento. Ma senza dubbio sarà necessario un livello di revisione di qualità per assicurare un linguaggio scorrevole e leggibile.
I mercati africani, insieme all'India, saranno il motore della crescita internazionale e dell'aumento della domanda di servizi linguistici nei prossimi 25 anni. Con un'età media di circa 20 anni e il 40% della popolazione sotto i 15 anni, l'Africa ha una popolazione enorme che desidera accedere a Internet nella propria lingua madre. Considerando questi aspetti, il valore delle lingue africane che oggi sembra basso è destinato a crescere rapidamente. Le aziende che coglieranno questa opportunità otterranno un'enorme spinta alla crescita.
Seguite il webinar on demand di questa sessione qui.
Siete pronti a creare una strategia di localizzazione per i mercati africani? Contattate Lionbridge per iniziare.